Una produttività superiore per chi lavora da remoto richiede sforzi concreti
Negli ultimi anni, lo smart working, noto anche come lavoro remoto, è diventato sempre più comune. Questo cambio di paradigma può essere attribuito a vari fattori, tra cui l’avanzamento della tecnologia, l’accessibilità a Internet e, più recentemente, le restrizioni legate alla pandemia di COVID-19. Secondo un rapporto del 2022 della McKinsey Global Institute, più del 20% della forza lavoro mondiale potrebbe lavorare in modo remoto tre o più giorni a settimana, un cambiamento significativo rispetto all’1,2% del 2019.
Le aziende stanno sempre più spesso optando per i lavoratori remoti per una serie di motivi, sebbene in Italia rimaniamo ancora indietro sull’adozione dello smart working. Prima di tutto, consente loro di accedere a un pool di talenti molto più ampio. Non sono più limitate alla forza lavoro locale, ma possono assumere i migliori talenti da tutto il mondo. In secondo luogo, può portare a un risparmio significativo in termini di costi operativi, come l’affitto di uffici e le spese di trasporto. Infine, uno studio del 2023 della Stanford University ha dimostrato che lo smart working può portare a un aumento della produttività del 13%, grazie alla riduzione delle distrazioni e al miglioramento del benessere dei dipendenti.
Una produttività superiore per chi lavora da remoto richiede sforzi concreti
Ma i benefici dello smart working non riguardano solo le aziende. Anche i lavoratori traggono vantaggio da questa modalità. Il risparmio di tempo e denaro legato al pendolarismo, la possibilità di avere un equilibrio più sano tra vita lavorativa e personale, e la flessibilità di lavorare in un ambiente che si adatta alle proprie esigenze specifiche sono solo alcuni dei vantaggi.
Inoltre, una ricerca condotta da Owl Labs nel 2022 ha rivelato che il 77% dei lavoratori a distanza ha riportato livelli più elevati di soddisfazione sul lavoro rispetto ai loro colleghi in ufficio. Questo suggerisce che lo smart working non solo può portare a un aumento della produttività, ma anche a una forza lavoro più felice e più impegnata. Diventare più produttivi e più felici lavorando da casa richiedere però determinati sforzi da parte dei lavoratori da remoto.
Innanzitutto, la gestione efficace del tempo è fondamentale per il successo dello smart working. Per aumentare la produttività, è importante stabilire una routine quotidiana che simuli una normale giornata d’ufficio. Questo può includere l’organizzazione del tempo in blocchi dedicati a compiti specifici, l’implementazione di pause regolari e l’impostazione di obiettivi quotidiani chiari. L’uso di strumenti digitali, come le app di gestione del tempo e i programmi di pianificazione, può essere molto utile in questo contesto.
Il tempo risparmiato dal pendolarismo quotidiano o da altre attività correlate all’ufficio può essere reinvestito in attività di apprendimento o di sviluppo professionale. L’apprendimento di nuove competenze, software o strumenti non solo aumenta la propria produttività, ma aumenta anche la propria competitività nel mercato del lavoro. Che si tratti di un nuovo linguaggio di programmazione, di un software di progettazione o di una certificazione professionale, l’investimento in sé stessi non va mai sprecato.
Infine, l’ambiente di lavoro a casa gioca un ruolo significativo nella produttività. È consigliabile avere un’area dedicata al lavoro, separata dallo spazio di vita quotidiano. Questa zona dovrebbe essere tranquilla, ben illuminata e organizzata, in modo da favorire la concentrazione e ridurre le distrazioni. Lavorare in un’area specifica aiuta anche a mantenere una distinzione chiara tra il tempo di lavoro e il tempo libero, prevenendo l’esaurimento e favorisce un equilibrio più sano tra vita lavorativa e personale.
I rischi da non sottovalutare dello smart working per l’equilibrio vita-lavoro
Sebbene lo smart working offra molteplici benefici, presenta anche alcune sfide uniche. Uno dei problemi più comuni è la difficoltà di separare il lavoro dalla vita privata. Senza i limiti fisici di un ufficio, i lavoratori a distanza possono sentirsi obbligati a lavorare al di fuori degli orari di ufficio tradizionali. Secondo un sondaggio condotto da Buffer nel 2021, il 22% dei lavoratori a distanza ha dichiarato che disconnettersi dal lavoro è la loro più grande sfida.
Per evitare questo, è fondamentale stabilire limiti chiari, come orari di lavoro fissi e pause regolari. Proprio come dimostra l’articolo di ExpressVPN sullo smart working e la produttività, spesso sono gli stessi datori di lavoro (il 78% degli intervistati) ad aspettarsi che i lavoratori da remoto completino le proprie task anche al di fuori dell’orario di ufficio.
Inoltre, lavorare senza la presenza fisica di colleghi può essere difficile. La mancanza di interazione sociale può portare a sentimenti di isolamento e solitudine. Inoltre, la collaborazione e la comunicazione possono essere più difficili in un ambiente di lavoro a distanza. Per affrontare queste sfide, è importante sfruttare le tecnologie di comunicazione digitale, come le videochiamate, la chat e gli strumenti di collaborazione online, e cercare attivamente opportunità di interazione sociale, sia nel contesto lavorativo che al di fuori di esso.
Infine, c’è la tentazione di lavorare durante il fine settimana. Molti lavoratori a distanza si trovano a lavorare nei fine settimana semplicemente perché si sono abituati a lavorare a casa quando vogliono. Questo può portare a una scarsa separazione tra lavoro e tempo libero, causando stress e burnout. È importante ricordare che il tempo libero è essenziale per il benessere fisico e mentale e che mantenere un equilibrio sano tra lavoro e vita privata è cruciale per la produttività a lungo termine.