Secondo Microsoft un gruppo di hacking sponsorizzato dallo stato cinese si è inserito nelle infrastrutture dell’isola di Guam e negli Stati Uniti con il probabile obiettivo di interrompere le comunicazioni critiche in caso di crisi
Si fanno sempre più tesi i rapporti tra Usa e Cina. Microsoft e la National Security Agency (NSA) hanno rivelato che un presunto gruppo di hacking cinese sponsorizzato dallo Stato, dal nome Volt Typhoon, ha installato malware di sorveglianza nell’infrastruttura dell’isola di Guam, nel Pacifico, e negli Stati Uniti con il probabile obiettivo di interrompere le comunicazioni critiche in caso di crisi. Volt Typhoon, è attivo dalla metà del 2021, prende di mira organizzazioni che spaziano dalla produzione, all’edilizia, al settore marittimo, al governo, all’IT e all’istruzione, ha detto Microsoft. Lo scrive il New York Times.
La paura Usa è che la Cina potrebbe aver condotto uno spionaggio digitale contro gli interessi degli Stati Uniti nel Pacifico. L’infiltrazione su Guam farebbe infatti parte di un più ampio sistema di raccolta di informazioni cinesi che include il pallone spia che ha fluttuato sopra i siti nucleari americani all’inizio di quest’anno.
Guam ospita la base aeronautica Andersen, una stazione importante che verrebbe probabilmente utilizzata come risposta degli Stati Uniti a un’invasione cinese di Taiwan. L’isola è anche un nodo fondamentale per le navi nel Pacifico.
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