
Meloni a Trento: “il taglio del cuneo è meglio del salario minimo. Prosegue la lotta all’evasione”
«Ci siamo concentrati per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al comparto agricolo, sportivo, al mondo delle sanità: abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremo voltati dall’altra parte non solo perché è doveroso per quei cittadini ma anche perché è importante per l’Italia nel suo complesso». La premier Giorgia Meloni, in collegamento con il Festival dell’economia di Trento, fa il punto sull’Emilia-Romagna, ricordando che sarà attivato il Fondo di solidarietà dell’Unione europea.
Meloni ha poi parlato del taglio del cuneo fiscale deciso con la Manovra e con il decreto del primo maggio. «abbiamo salari da fame, il problema dell’inflazione, si dice che bisogna immaginare un salario minimo legale e poi si dice anche che abbassare il cuneo e rafforzare le buste paga è inutile: sono cose che non stanno in piedi. È meglio tagliare il cuneo che fare il salario minimo legale, che è buono sul piano filosofico ma nella sua applicazione rischia di essere un boomerang – ha spiegato. – L’impatto del taglio che stiamo realizzando è diverso da quello fatto dai miei predecessori e non è finito. Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità. Ha un impatto importante con l’inflazione galoppante. È la cosa più importante che si può fare in questa fase. Non è tutto: la prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda è allargarli ulteriormente».
Prosegue la lotta all’evasione fiscale. «In Manovra abbiamo assunto 3.900 nuovi funzionari per l’Agenzia delle entrate così come siamo stati i primi a prevedere una norma contro le aziende apri e chiudi. La lotta all’evasione è stata più simile a una caccia al gettito. Invece penso che si debba andare a combattere l’evasione sulla grande evasione, penso alle frodi sull’Iva, penso allo Stato che patteggia miliardi di euro chiedendo il rientro di milioni, con una disponibilità che non dimostra coi piccoli commercianti».
La presidente del Consiglio ha parlato anche del piano Mattei per l’Africa. «La sfida è convincere tutti a portare investimenti, è una materia di cui ci stiamo occupando tantissimo per riportare la Ue a essere più presente in un continente altrimenti depredato da altri attori che non hanno proprio lo stesso approccio».
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