
Per la prima volta la quota di fatturato registrata all’estero, pari al 51% ed equivalente a 286 milioni di euro, ha superato quella ottenuta in Italia, pari al 49% e a 277 milioni di euro
Salgono i ricavi targati Mutti. Il leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro ha chiuso il 2022 con un fatturato di 563 milioni di euro, in crescita del 16% su base annua. Rispetto al 2021 particolare importanza assume l’export: per la prima volta, infatti, la quota di fatturato registrata all’estero, pari al 51% ed equivalente a 286 milioni di euro, supera quella ottenuta in Italia, pari al 49% e a 277 milioni di euro.
Un risultato accompagnato anche dalla messa a punto di investimenti industriali per 32 milioni di euro, destinati a interventi e attività ulteriormente migliorative degli indici di qualità, efficienza e sicurezza del Gruppo.
Sono 7 i paesi in Europa in cui Mutti oggi è leader di mercato: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia. In Germania, mercato in cui l’azienda ha aperto la sua quinta filiale nel gennaio 2022, si consolida come seconda marca.
L’aumento del costo dell’energia e dei materiali utilizzati dall’azienda per il packaging (vetro e latta) hanno fatto diminuire l’EBITDA 2022 a 44,7 milioni di euro (-7% rispetto al 2021). La posizione finanziaria netta si attesta a -123 milioni di euro.
«I gravi fattori esogeni, dalla siccità agli aumenti di materie prime ed energia, che hanno caratterizzato il 2022 non hanno intaccato il nostro percorso di crescita – ha commentato l’AD Francesco Mutti. – Una crescita sana e senza compromessi che pone sempre al centro ciò che più ci contraddistingue: la qualità. Il 2022 ci ha messo alla prova mettendo in luce il valore della nostra struttura: solida, dinamica, resiliente e capace di affrontare e superare con successo le avversità».
FOTO: IMAGOECONOMICA