L’inflazione rallenta con l’energia
Torna a scendere l’inflazione in Italia. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività al lordo dei tabacchi registra a maggio un aumento dello 0,3% su base mensile, dopo il +0,4% del mese precedente e al -0,2% atteso dagli analisti, e del 7,6% su base annua dal +8,2% di aprile e contro il +9,2% stimato dal mercato.
La decelerazione, che riporta il tasso ai livelli di marzo, si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,5%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +14,0% a +13,4%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ancora, sebbene di poco, (da +6,2% a +6,1%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,3%, registrato ad aprile, a +6,2%).
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