
Il 96% delle precompilate è stato rifiutato, corretto, modificato e a farlo non è stata l’intelligenza artificiale
Secondo quanto affermato da Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito economico e fiscale non deve sostituire l’opera di consulenza e la professionalità dei dottori commercialisti, ma anzi deve essere un ulteriore strumento utile per rafforzare quelli già a nostra disposizione.
«Il dato più indicativo – analizza De Lise – è che circa il 96% delle precompilate è stato rifiutato, corretto o modificato. La domanda sorge spontanea: secondo il Governo e l’amministrazione finanziaria, chi ha lavorato per correggere, modificare o ricompilare le dichiarazioni? Di certo non l’intelligenza artificiale».
«Lungi da noi essere contro il cambiamento, del quale vogliamo invece essere protagonisti. Ma occorre far capire quanto la nostra categoria sia fondamentale».
FOTO: ANSA/FRANCO SILVI