L’ad di Bper smentisce le voci su una possibile aggregazione con Mps. Cimbri aggiunge: “fantasie”
«MPS è a Siena e a noi non interessa». Piero Luigi Montani, amministratore delegato di BPER Banca, al suo arrivo all’incontro annuale della CONSOB con il mercato, smentisce i rumors di una possibile aggregazione rincorsa nei giorni scorsi.
L’unione tra i due istituti, per creare il terzo polo bancario, avrebbe il consenso dei soci da entrambe le parti. Inoltre, Mcc e Unicredit sarebbero disposti a rilevare fino a un quarto degli sportelli di Siena, agevolando l’integrazione.
Ma a quanto pare non è affatto così e a marcarlo è stato anche il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, che ha parlato di “fantasie“, bocciando le ricostruzioni di stampa che assegnano alla compagnia bolognese, primo azionista di Bper, un ruolo attivo nel caldeggiarne la fusione con Mps. «Se l’amministratore delegato di Bper, Piero Montani, non è interessato alla fusione io ancora meno. Bper è una banca che è cresciuta tanto negli anni scorsi, in poco tempo, quindi è totalmente impegnata nell’integrazione delle banche già acquisite. Capisco i discorsi sulle acquisizioni, ma il valore per i clienti, gli azionisti e la banca si crea con un lavoro puntuale di tutti i giorni e Bper oggi è totalmente concentrata su questo lavoro», ha detto.
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