Il leader della Cigl ha convocato una manifestazione generale il 30 settembre sui grandi temi del lavoro (e del non lavoro)
Il leader della Cgil Maurizio Landini a Repubblica delle Idee, a Bologna e ha lanciato l’appello per una manifestazione generale: “Insieme un mondo vasto, e stiamo lavorando perchè vogliamo allargarlo il più possibile, abbiamo deciso che il 30 settembre è il momento di una grande manifestazione nazionale in cui si dica con chiarezza che la costituzione la vogliamo applicare, non cambiare, che l’autonomia differenziata non la vogliamo, vogliamo i diritti”.
“Penso che sia il momento che ognuno di noi si assuma la responsabilità di scendere in piazza e fare la sua parte per impedire che questo cambiamento avvenga” ha aggiunto. “Di fronte a una crisi della democrazia, in cui il 50% delle persone non va a votare, la democrazia la si difende praticandola, riconquistando la partecipazione e la parola, per non lasciar decidere chi pensa di avere la maggioranza in parlamento ma non ha la maggioranza nel paese”.
In Italia, “l’evasione fiscale non è più sopportabile”. Sentire parlare di tasse come pizzo di Stato “a me ha fatto girare molto le scatole. L’Irpef la pagano i dipendenti e pensionati. che tengono su il Paese. E’ uno schiaffo in faccia alle persone oneste che le tasse le pagano”. “L’evasione fiscale – ha aggiunto – questa cosa non è più accettabile. E’ un tema che va fortemente cambiato“.
E sul lavoro: “Il nostro livello di precarietà non lo ha nessun Paese al mondo, 120.000 giovani se ne vanno ogni anno dal nostro Paese perché altrove li pagano meglio”. La precarietà “non la ha creata il governo Meloni ma tutti governi che si sono succeduti: in tutti questi anni si è favorita una precarizzazione senza precedenti. Bisogna cambiare tutte le forme contrattuali” che hanno favorito la precarietà e “che sono state fatte nel corso degli anni”.
Leggi anche Mattarella: “Lavorare all’estero sia scelta, non fuga di cervelli”
In Italia “non è mica vero che non c’è ricchezza, i soldi ci sono il problema è che bisogna andare a prenderli dove sono non sempre dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. I profitti e gli extra profitti non sono mai aumentati tanto come in questi anni, non lo dice la Cgil, l’ha detto la Banca d’Italia, la Bce”.
LEGGI ANCHE I tassi aumentano, aumentare anche interessi depositi. Parola di Lagarde
“L’inflazione non è determinata dall’aumento dei salari – ha argomentato – : l’inflazione che oggi ci sta massacrando è determinata dall’aumento dei prezzi e dei profitti che questo ha generato ma continuano a tassare il lavoro dipendente e continuano a tassare o pensionati”.
E sulla Flat tax: “Ciò che il governo ci sta proponendo è la flat tax, che è contro i lavoratori dipendenti: se metti un solo livello, se paghi un’unica aliquota, c’è qualcosa che non torna, il sistema fiscale deve essere progressivo”.
“La riforma fiscale è punto fondamentale”. “La contraddizione che si sta determinando è questa: il lavoro produce ricchezza, ma ci hanno fatti diventare tutti non più cittadini lavoratori ma consumatori, hanno favorito anche sul piano fiscale la finanziarizzazione dell’economia, siamo il paese dove vogliono chiudere le frontiere per non fare entrare persone, ma soldi possono girare nel mondo liberamente nei paradisi fiscali”.
Infine, in Italia “c’è un problema di salari. Siamo d’accordo che si arrivi a un salario minimo. Però è necessario fare una legge per la rappresentanza in modo che non solo il salario ma i diritti che sono dentro un contratto diventino diritti garantiti a tutte le forme di lavoro anche autonomo. e si stabilisca una linea sotto cui il salario non può andare“. “Pensiamo ci sia un problema di aumento di salari”, ha aggiunto, e occorre trovare un modo perché “l’inflazione non continui a taglieggiarli”.
(foto ANSA)