
Frena ma non si arresta la crescita del settore dell’arredo a livello globale. L’Italia è al terzo posto come quota di mercato dietro alla Cina e agli Stati Uniti
Frena ma non si arresta la crescita del settore dell’arredo a livello globale, dove l’Italia scavalca la Germania e si posiziona al terzo posto come quota di mercato dietro alla Cina e agli Stati Uniti. E’ quanto rileva l’Area Studi di Mediobanca secondo cui il settore è visto in crescita nel 2023, anche se su livelli inferiori rispetto al 2021 e 2022.
Nel dettaglio l’istituto ritiene che nel 2022 il comparto abbia registrato un incremento a doppia cifra del giro d’affari mondiale (+12%) a circa 530 miliardi di euro, dai 470 miliardi di euro registrati nel 2021 (+14% sul 2020). Data l’incertezza economica, per il 2023 Mediobanca stima una crescita più contenuta, pari al 5%. Le previsioni di lungo periodo porterebbero comunque la produzione a 690 miliardi di euro nel 2027.
La Cina, pur mostrando segni di rallentamento, nel 2022 mantiene la leadership coprendo il 37,1% della produzione mondiale e il 34,1% delle esportazioni. Seguono, molto distanti, gli Stati Uniti (13,6%) e l’Italia che, con una market share del 4,5%, supera la Germania (4,3%).
L’UE-27 costituisce il principale sbocco commerciale del nostro Paese, rappresentando il 45,9% delle esportazioni italiane di arredo. Segue l’Europa non UE (16,4%). Vi e’ dunque una netta preferenza per i mercati di prossimità, ma non vengono trascurati anche quelli più lontani come il Nord America e l’Asia.
Lo studio sull’arredo per la casa, l’ufficio e gli spazi per la collettività ha analizzato i dati economico-finanziari di 286 aziende produttive nazionali con fatturato 2021 superiore a 10 milioni di euro.
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