
Secondo il rapporto mensile dell’Abi, la raccolta diretta ha avuto un calo del 3,7%. Cresce, invece, quella indiretta
La “frenata” dei depositi e la forte crescita della raccolta indiretta sono le novità per le banche che emergono dal rapporto mensile dell’Abi. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche sono cresciuti di oltre 190 miliardi tra aprile 2022 e aprile 2023, di cui 107,3 miliardi riconducibili alle famiglie, 28,8 alle imprese e il restante agli altri settori.
Sul fronte della raccolta diretta, il dato è aggiornato a maggio e l’Abi indica un calo su base annua del 3,7% (in valore assoluto di 69 miliardi) con l’ammontare dei depositi che scende a 1.789,1 miliardi. In crescita, invece, la raccolta diretta tramite obbligazioni: a maggio si registra un +11% a 221 miliardi.
Gli effetti della politica monetaria restrittiva iniziano a farsi sentire sugli impieghi. A maggio secondo le stime dell’Abi i prestiti a famiglie e imprese sono risultati pari a 1.312 miliardi, in calo dell’1,1% annuo. Il totale dei prestiti a residenti in Italia pari a 1693,9 miliardi è in calo dell’1,8% e il dato che fa riferimento a tutto il settore privato cala dell’1,4% a 1447 miliardi.
In lieve risalita i prestiti in sofferenza al valore di realizzo: sono pari (dato riferito ad aprile) a 15,2 miliardi e sono in aumento di circa 1 miliardo rispetto a dicembre 2022, dello 0,5% rispetto al mese precedente e in calo di circa 1,3 miliardi (pari a -8%) rispetto ad un anno prima.
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(foto WIKIPEDIA)