
Come proposto, la banca ha accettato un patteggiamento milionario. Le dichiarazioni sullo scandalo restano contraddittorie
Le vittime di abusi sessuali da parte del magnate Jeffrey Epstein, morto in cella nel 2019, hanno chiesto formalmente ad un giudice federale di approvare l’accordo da 290 milioni di dollari con JPMorgan Chase, la banca che secondo l’accusa avrebbe continuato a finanziare l’ex banchiere nonostante fosse a conoscenza dei suoi abusi.
Le vittime di Epstein hanno intentato causa contro JPMorgan lo scorso anno, accusando la banca di fornire prestiti al magnate, a consentire prelievi di contanti quando era un cliente nonostante fosse a conoscenza delle sue attività di traffico sessuale.
L’accordo è stato definito “una soluzione ragionevole”. JPMorgan ha negato qualsiasi addebito, ma dopo aver raggiunto l’accordo ha dichiarato che “qualsiasi associazione” con Epstein “è stato un errore e ce ne rammarichiamo”.
(foto ANSA)