La crescita record delle rinnovabili non ha intaccato il predominio di gas, carbone e petrolio nel 2022
Nonostante le buone intenzioni e soprattutto l’occasione offerta dalla rivoluzione sui consumi e gli stili di vita intravista con l’arrivo del Covid, le rinnovabili non sono riuscite a scalzare i combustibili fossili. Non solo, ma nel 2022 la domanda globale di energia è aumentata dell’1% e sebbene le rinnovabili abbiano contemporaneamente registrato una crescita record non sono riuscite a vincere il predominio dei combustibili fossili che rappresentano ancora l’82% dell’offerta.
L’anno scorso prodotti petroliferi, gas e carbone hanno continuato a coprire la maggior parte della domanda di energia nonostante il più grande aumento mai registrato nell’uso di energie rinnovabili arrivate ad un totale di 266 gigawatt. Solare ed eolico restano le più sfruttate ma, come afferma Juliet Davenport, presidente dell’Energy Institute, l’ente globale dell’industria energetica con sede nel Regno Unito «le emissioni globali globali di gas serra legate all’energia sono nuovamente aumentate».
Secondo quanto dichiarato dalla comunità scientifica sarebbe necessario ridurre le emissioni di gas serra di circa il 43% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019 per avere qualche possibilità di mantenere il riscaldamento ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.
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