Le mete preferite sono quelle italiane: 61%, contro il 39% che ha scelto di andare all’estero
In ripresa il turismo scolastico dopo dopo tre anni di limitazioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Il turismo scolastico registra una piena ripresa tanto che nell’anno scolastico 2022/23 docenti e alunni sono tornati a viaggiare a pieno ritmo. La conferma arriva dall’indagine La ripresa del turismo scolastico. Dati e andamento del primo anno post pandemia edizione 2023 svolta da Didatour piattaforma online del Gruppo La Fabbrica dedicata alla scuola. L’indagine ha coinvolto circa 1.000 insegnanti, di ogni ordine e grado, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Dall’indagine si evince che durante l’anno scolastico 2022/23, quasi il 100% dei docenti (contro il 72% dell’a.s. 2021/22) ha svolto un viaggio o un’uscita didattica. Un risultato che supera anche lo status registrato prima della pandemia quando il dato non andava oltre l’80%. IN particolare, poi, per le scuole primarie se nel 2019/20 solo un 8% aveva pianificato gite con pernottamento (poi disdette a causa dello scoppio della pandemia), nel 2022/23 la percentuale che ha svolto effettivamente viaggi di istruzione con almeno un pernottamento, sale inaspettatamente al 30%. Mete preferite? Solitamente quelle italiane (61%, contro il 39% che ha scelto di andare all’estero), mentre prima della pandemia la percentuale si attestava intorno al 50%. La destinazione più quotata dai docenti per l’a. s. 2022/23 è stata Roma, seguita da Napoli, Firenze-Pisa, Palermo-Catania, Torino, Venezia-Verona.
«I risultati del sondaggio ci forniscono un quadro interessante sulle tendenze del turismo scolastico e sulle esigenze di docenti e alunni che quest’anno hanno ripreso a viaggiare con ancora più frequenza rispetto agli anni che hanno preceduto la pandemia. Tra le novità di quest’anno segnaliamo l’aumento dei viaggi d’istruzione di più giorni (anche sorprendentemente per le primarie) e la tendenza da parte dei docenti a scegliere mete meno battute (44%). Per quanto riguarda i costi, circa il 70% dei docenti ha dichiarato che i propri alunni hanno sostenuto una spesa pro capite di 300 euro (o meno) per i viaggi di istruzione di più giorni. Si tratta di cifre in linea con i servizi scelti all’interno dei pacchetti», spiega Valentina Marasco, Country Manager Didatour.
«Il turismo scolastico è solo una delle aree trattate da Didatour, una piattaforma che vuol essere un punto di riferimento per i docenti, una risposta concreta alle reali necessità di insegnanti e alunni nella loro quotidianità. Dunque non solo gite, ma anche informazioni e proposte per la didattica digitale, per la didattica orientativa, per lo sviluppo di ambienti di apprendimento stimolanti e inclusivi, per l’educazione alla lettura e al pensiero creativo e tanto altro ancora grazie al nostro team di esperti di didattica, in collaborazione con le aziende sponsor», spiega Angela Mencarelli, Amministratore Delegato del Gruppo La Fabbrica.
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