
Alla chiusura delle prevendite, con sorteggio, gli esclusi sono già a caccia al tagliando. E i “bagarini” ne apparofittano: prezzi fino a 5mila euro
Sui social e, in generale, è isteria tra i fan italiani di Taylor Swift, attesa a Milano con l’Eras Tour il 13 e il 14 luglio. In una manciata di minuti sono stati venduti qualcosa come 140mila biglietti (la capienza di San Siro è di 75mila posti) e chi è rimasto fuori è disposto a tutto pur di accaparrarsi un tagliando.
Andiamo con ordine: il responsabile della prevendita è TiketOne che ha studiato un piano per vendere i biglietti del tour dell’artista dei record. Per assicurarsi che almeno una parte dei fan riuscissero a conquistare un biglietto in anticipo, hanno creato un sistema di registrazione che è stato aperto tra il 20 giugno e la mezzanotte del 23 giugno. Tutti potevano registrarsi chiedendo anche le date del tour europeo, non solo italiano. Sempre il 20 giugno Taylor Swift ha annunciato sui social le tappe di Eras Torur, lasciando il link della pre registrazione per i fan.
Il secondo step è arrivato il 5 luglio, quando gli utenti che avevano completato la registrazione hanno ottenuto una mail da TicketOne. Visto che la domanda aveva superato di gran lunga l’offerta il sito ha deciso di fare un sorteggio per scegliere le persone che avrebbero potuto accedere alla vendita, gli altri invece sono stati inseriti in una lista d’attesa. I prescelti hanno poi ricevuto una seconda mail il 12 luglio dove è stato scritto il codice per accedere il giorno seguente alla vendita di biglietti.
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Questo ha scatenato gli esclusi e, come da legge di mercato, anche i possessori di biglietto più interessati all’affarone che a Taylor.
Come spiega Fanpage, il mercato delle rivendite è in mano a quattro attori dominanti: StubHub, Viagogo, Seatwave e GetMeIn. Attorno a loro però orbitano siti satellite e utenti privati che mettono in atto dinamiche fraudolente. Il meccanismo è semplice: comprano in massa i biglietti e poi quando terminano li rivendono con i prezzi gonfiati. Per farlo usano strategie diverse.
C’è chi si serve più carte di credito, bot, connessioni internet molto veloci per battere sul tempo i fan, o software automatizzati progettati per acquistare decine di biglietti in pochi secondi. E poi, il giorno successivo lanciano la loro offerta. Ad esempio, su Gigsberg i biglietti vanno da 417 euro (l’ultimo anello con visibilità limitata) a 5.000. Quando invece siamo entrati su Viagogo per acquistare i biglietti abbiamo trovato un posto nel settore con scarsa visibilità a 1.392 euro.
Ma c’è un’altra chance: chi ha comparto un biglietto extra o non può andare al concerto ha infatti la possibilità di caricare il suo ticket su FanSale per metterlo in vendita. In questo caso il prezzo rimarrà invariato, non si sarà nessuna maggiorazione, è solo possibile recuperare il costo. Quindi chi acquista sul sito è sicuro che pagherà la cifra esatta. Il venditore deve solo inserire il codice numerico del biglietto, che verrà identificato dal sistema. Può anche scegliere per quanto tempo proporre la vendita, una volta completato l’acquisto il destinatario riceverà il ticket. Il cambio nominativo invece si potrà fare dal 29 giugno al 10 luglio 2024.
(foto ANSA)