
Pesano la situazione geopolitica e la stretta monetaria. Crescono gli investimenti dell’Italia sull’estero
Risultano in calo gli investimenti in Italia rispetto al picco registrato nel biennio passato. Nel corso del primo semestre del 2023 sono stati registrati 531 deal con target in Italia, -14% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un volume complessivamente investito pari a circa 25 miliardi di euro (-25%). E’ la fotografia scattata da EY nel suo barometro delle operazioni di fusione e acquisizione.
Tutta colpa della situazione geopolitica e della stretta monetaria che pesa sui finanziamenti. «All’incertezza generata dall’attuale scenario geopolitico si è aggiunta una politica monetaria restrittiva con conseguente incremento dei tassi di interesse e del costo dei finanziamenti. Tutti questi fattori stanno determinando un allungamento dei tempi dei processi M&A e una focalizzazione su operazioni di dimensione più contenuta, al fine di limitare i rischi finanziari e operativi – spiega Marco Daviddi, Strategy & Transactions Managing Partner di EY in Italia. – Tuttavia, diversi elementi suggeriscono che il mercato M&A in Italia possa comunque registrare un livello d’attività sostenuto, seppur inferiore rispetto ai numeri record registrati nel 2021 e nel 2022. Rimane abbondante la liquidità già raccolta da investire e le imprese hanno molto chiaro che l’utilizzo della leva transazionale può essere un rilevante acceleratore dei processi di trasformazione necessari a mantenere competitività, anche tenendo conto delle tensioni commerciali sempre più accentuate tra Ovest ed Est del Globo, che richiedono veloci revisioni dei mercati in cui operare. Il PNRR rimane una straordinaria opportunità di supportare il processo di modernizzazione del nostro Paese, in particolare su tematiche specifiche, quali la trasformazione digitale, l’innovazione e la transizione energetica, specie se saprà sfruttare un effetto leva attraverso progetti in grado di coinvolgere aziende e fondi, favorendo la dinamica di investimento privato».
L’Italia accelera invece sugli investimenti all’estero: nel primo semestre 2023 sono state registrate 111 operazioni, con un aumento del valore medio di acquisizione rispetto al 2022.
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