
Per le aziende è possibile richiedere all’Inps la cassa integrazione ordinaria in caso di temperature sopra i 35 gradi o con una temperatura inferiore per chi lavora su asfalti stradali, sui tetti o in luoghi con elevato tasso di umidità
Se il termometro segna 35° effettivi o percepiti si potrebbe non andare a lavoro. Per le aziende è infatti possibile richiedere all’Inps la cassa integrazione ordinaria in caso di temperature sopra i 35 gradi o con una temperatura inferiore per chi lavora su asfalti stradali, sui tetti o in luoghi con elevato tasso di umidità. Anche l’afa eccessiva rientra dunque tra gli “eventi meteo” per accedere alla cassa integrazione in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa causata dalle temperature elevate.
Inps e Inail hanno diffuso le linee guida per prevenire le patologie da “stress termico”, oltre a un decalogo nel quale si parla di riorganizzazione dei turni di lavoro, di favorire le pause e rendere accessibili le aree ombreggiate.
D’altronde l’Italia è invasa da un caldo infernale che non accenna a diminuire, anzi peggiora con l’aumento delle città contrassegnate dal bollino rosso del ministero della Salute. Oggi saranno 20 e domani 23. Situazione delicata a Roma, dove proprio oggi sono previsti 42 gradi.
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