
Una catena statunitense ha deciso di puntare su prezzi bassissimi per combattere il caro vita. Ma non è l’unica
Se in Italia tempo fa si è aperto il dibattito sul reale ed adeguato prezzo della pizza (tenendo conto della manodopera ma anche, e soprattutto, dei prodotti di qualità che la devono caratterizzare) in India, invece, Domino’s Pizza ha deciso di creare la pizza più economica, al prezzo di 60 centesimi di dollaro. Ovvero 49 rupie. Naturalmente è da specificare che l’India, sebbene sia un mercato estremamente popoloso con ben 1,4 miliardi di persone (il secondo mercato per Domino’s dopo gli Stati Uniti) non è da considerarsi la patria della pizza.
Ma, come detto, si tratta di un mercato ampio che deve combattere, come tutto il resto del mondo, contro l’inflazione. E questo mix permette al gigante a stelle e strisce di conquistare una fetta molto particolare di consumatori disposti a spendere 49 rupie (0,6 dollari) per una pizza al formaggio con una “spolverata” di basilico e prezzemolo. Per fare un confronto è possibile chiamare in causa l’altro gigante dell’economia mondiale, la Cina. A Shanghai la più economica sul listino di Domino’s arriva a 3,80 dollari mentre a San Francisco circa 12 dollari.
Ma Domino’s non è l’unico a puntare su una politica aggressiva. Anche Pizza Hut sta promuovendo pizze a partire da 79 rupie (0,96 dollari) mentre McDonald’s ha lanciato ha lanciato a giugno una campagna di sconto del 50% sui pasti.
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