Alla base alcuni vantaggi nelle politiche delle compagnie aeree
Treno o aereo? Eterno dilemma per chi deve viaggiare. L’aereo è indubbiamente più veloce ma inquina molto di più, il treno ha un fascino particolare ma è lento. Inoltre sembrerebbe essere anche più costoso, almeno le tariffe presenti nel Vecchio Continente. A volte il doppio rispetto all’aereo. Secondo una ricerca di Greenpeace sarebbero diversi i motivi alla base di questa situazione. Il primo è che molte compagnie aeree ricevono sussidi statali e non pagano tasse sui carburanti a differenza dei treni
Guardando i dati pubblicati dalla Federazione europea per i trasporti ammonterebbero a 34,2 miliardi di euro le tasse che le compagnie aeree non hanno dovuto pagare in Europa per il 2022.
Senza contare, poi, escamotage sule sedi fiscali in paesi con tassazione più agevole, oppure il taglio sistematico sui diritti dei passeggeri parallelamente ai costi aggiuntivi per i servizi, regole severe su alcune voci come il peso dei bagagli (che sui treni non esiste) e reclutamento del personale con regole non sempre limpide. Da parte sua, però, il treno deve denunciare una scomodità spesso imposta da fattori esterni come la morfologia del territorio o le tratte difficili anche per questioni di confine. Ad esempio la tratta Genova-Nizza, dove non vede un treno diretto. Oppure la preferenza per tratte più “gettonate” con conseguente soppressione di quelle economicamente meno remunerative.
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