
Il costo della raccomandata passa da 5,60 a 5,80 euro
Da oggi, lunedì 24 luglio, aumentano le tariffe postali.
In particolare l’invio in posta ordinaria all’interno dell’Italia (20 grammi) costerà 1,25 euro invece di 1,20 euro; la posta prioritaria per l’interno del Paese (100 grammi) sale da 2,80 a 2,90 euro. La raccomandata interna (per 20 grammi) passa da 5,60 a 5,80 euro.
Da oggi aumenteranno anche le spese postali di notifica per le sanzioni al Codice della Strada. Secondo quanto precisa l’associazione sostenitori della Polizia stradale, le modifiche saranno apportate in tutti gli scaglioni di peso: l’importo complessivo dovuto per invii accettati negli uffici postali fino a 20 grammi varierà da 10,85 a 11,45 euro, mentre per gli invii accettati nei centri business, utilizzati dagli organi di polizia stradale, varierà da 10,45 a 11,05 euro
Gli aumenti sono stati autorizzati dall’Agcom per “consentire a Poste italiane il recupero dell’inflazione registrata nel secondo semestre del 2022 e nel primo semestre 2023, al fine di perseguire la corrispondenza delle tariffe dei servizi universali con i sottostanti costi di produzione“.
I rincari però non piacciono al Codacons. «Si tratta di rincari assurdi e incomprensibili. Il rialzo delle tariffe riguarda moltissimi servizi utilizzati dagli utenti e porterà nelle casse della società introiti che non appaino giustificati da un proporzionale aumento dei costi a carico di Poste. Per tale motivo chiederemo all’Agcom tutte le carte che hanno portato all’emanazione della delibera che dà il via libera ai rincari e stiamo valutando un ricorso al Tar del Lazio per impugnare gli atti e bloccare gli aumenti», ha detto il presidente Carlo Rienzi
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