
Molti i fattori che sostengono il settore
Incertezze sul futuro e rincari delle materie prime alimentari non sembrano impattare sui consumi fuori casa. La conferma arriva da un’analisi di Bain & Company Italia, che nel 2023 ha notato un aumento e, anzi, addirittura un recupero rispetto alla situazione registrata immediatamente dopo il Covid. Dati che nascono da un 2022 a sua volta in crescita sul 2021.
In tutto questo oltre l’80% degli operatori del settore HoReCa intervistati, si sono resi conto di un aumento dei prezzi sulle materie prime, aumento che è stato possibile trasferire sul consumatore finale solo in parte. Per il resto dell’anno, come conferma anche Aaron Gennara Zatelli, partner di Bain & Company gli stessi operatori «non prevedono ad oggi una contrazione dei consumi significativa nel canale a fronte della pressione inflattiva. Lo scenario del 2023 rimane cautamente positivo, con la maggioranza degli intervistati che prospetta – per l’anno in corso – una crescita del segmento nell’ordine del +5-10% rispetto al 2022».
Per il 2023 il settore potrà contare sulla stabilità della domanda dei consumatori italiani, la scelta di puntare sulla qualità dell’offerta e degli ingredienti ma anche sulla ripresa del turismo internazionale.
«I consumatori – spiega Sergio Iardella, senior partner di Bain & Company – preferiscono risparmiare su altri beni e servizi anziché rinunciare a socialità e convivialità. Tuttavia, nonostante le prospettive positive per il canale fuori casa, ci aspettiamo che l’inflazione che sta caratterizzando la prima metà del 2023, ci accompagni anche per il resto dell’anno, generando potenzialmente alcune conseguenze: aumento dei prezzi al consumo, ampliamento del divario tra segmenti premium e value, potenziale contrazione della spesa nel fuori casa qualora la riduzione della capacità di spesa dei consumatori comprima ulteriormente le spese discrezionali. In questo contesto, è fondamentale che i protagonisti della ristorazione adottino strategie mirate a mitigarne l’impatto».
FOTO: imagoeconomica