
Trump non molla e assicura: “nel 2024 vinceremo la Casa Bianca”
I guai per Donald Trump non finiscono mai. Secondo quanto ha riportato da Abc, che ha citato alcune fonti, è finito nuovamente sotto accusa. Dopo quella per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e le carte segrete a Mar-a-Lago, il tycoon è stato incriminato da un gran giurì federale per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. In un post sul suo social media Truth, lui stesso aveva anticipato la notizia: «ho sentito che il pazzo Jack Smith, per interferire nelle elezioni, emetterà un’altra falsa incriminazione nei miei confronti a breve. Perché non hanno portato questo caso ridicolo due anni e mezzo fa? Volevano farlo in mezzo alle elezioni, ecco il perché».
Quattro i capi di accusa: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, associazione per delinquere per ostacolare un procedimento ufficiale, ostacolo e tentativo di ostacolare un procedimento ufficiale, cospirazione contro i diritti. Nelle 45 pagine in cui sono spiegati nel dettaglio le imputazioni si legge che Donald Trump cercò di fare pressione sull’allora vicepresidente americano Mike Pence nel tentativo di convincerlo a non certificare il risultato delle elezioni del
2020 il 6 gennaio. «Sei troppo onesto», sarebbero le parole usate dal tycoon.
Donald Trump, secondo quanto riporta la Cnn, dovrebbe comparire domani davanti al tribunale di Washington. Sulla vicenda la Casa Bianca ha fatto sapere che non intende rilasciare alcun commento. A seguito dell’incriminazione, Trump ha commentato la notizia sulla sua piattaforma social Truth, parlando di “interferenza elettorale” e “caccia alle streghe“.
Nell’atto sono citati anche altri 6 co-imputati tra cui quattro avvocati che avrebbero “consigliato e aiutato” Trump nel suo tentativo di bloccare la certificazione dell’esito elettorale e rimanere al potere. Nel documento si fa riferimento anche a un funzionario del dipartimento della Giustizia, che avrebbe “tentato di sfruttare il dipartimento per avviare indagini penali e indurre le autorità di diversi Stati per unirsi alle accuse di frodi elettorali“, e a un consigliere politico.
Se condannato Trump rischia un massimo di 55 anni di reclusione. Per il tycoon l’incriminazione sul caso del 6 gennaio è la terza in quattro mesi, per un totale di 78 capi di accusa. Le incriminazioni contro l’ex presidente americano, così come le eventuali condanne, non lo escludono dal correre per la Casa Bianca. Ed anzi lui su questo non molla. «Nel 2024 vinceremo la Casa Bianca e renderemo l’America ancora grande. Non ho dubbi su questo. Mi attaccano da sinistra e da destra, i marxisti, i comunisti e i fascisti, ma noi non solo sopravviveremo, saremo più forti che mai. Abbiamo vinto nel 2016, abbiamo avuto un’elezione truccata nel 2020 e vinceremo” nel 2024», ha detto in un messaggio video, poco dopo la sua terza incriminazione.
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