La norma sulle banche, approvata ieri dal Cdm ha impattato pesantemente sui titoli bancari: Intesa e Unicredit aprono a -5%, Fineco a -6%
Apertura drammatica per Piazza Affari, che a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni sprofonda a -1,89% con il Ftse Mib a 28.007 punti. In territorio negativo anche le altre borse europee: Francoforte cede lo 0,39%, Londra lo 0,15% e Parigi lo 0.34%. Sulla piazza asiatica, Tokyo ha chiuso a +0,27% con il Nikkei a 32.353 punti.
Sul fronte macro, l’inflazione tedesca di luglio è stata confermata al +0,3% su mese e al +6,2% su anno, quando sale l’attesa per l’inflazione Usa che sarà pubblicata giovedì, mentre venerdì sarà la volta dei prezzi alla produzione.
Intanto, il surplus della bilancia commerciale cinese è salito oltre le attese, anche se l’export ha accusato una flessione del 14,5% su base annua contro una attesa di -13,2%: si tratta del calo più rilevante da febbraio 2020.
A livello globale, gli investitori si chiedono quando la Federal Reserve comincerà a tagliare i tassi d’interesse, dopo undici rialzi in meno di un anno e mezzo. Un taglio dei tassi d’interesse è possibile nella prima metà del 2024, ma dipenderà dai dati, secondo John Williams, presidente della Fed di New York. Per Michelle Bowman, componente del board della Fed, potrebbero essere però necessari altri rialzi, se non si riuscirà a far scendere l’inflazione al 2%.
Sul mercato valutario l’euro è tornato sotto la soglia di 1,1 dollari passa di mano a 1,099 dollari (1,1002 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 157,232 yen (156,567), mentre il rapporto dollaro/yen è a 143,044 (142,309). In calo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Ottobre sul Brent perde lo 0,56% a 84,86 dollari al barile e quello scadenza Settembre sul Wti lo 0,54% a 81,5 dollari al barile. Infine, ad Amsterdam il prezzo del gas scende dello 0,75% a 30,26 euro al megawattora.
A Milano, sono in profondo rosso i principali titoli bancari, Bper cede l’11%, Banco Bpm il 9%, Intesa Sanpaolo il 7,6%, Banca Mps il 6,9%, Unicredit il 6,2% e Mediobanca il 3,3%. In decisa flessione anche il risparmio gestito, Fineco -5,6%, Banca Mediolanum -5% e Banca Generali -2,7%.
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