Difficoltà anche su Wall Street
Piazza Affari sotto stress dopo l’annuncio, ieri, dell’arrivo di un prelievo sugli extra profitti delle banche. Una conseguenza prevedibile vista la caratteristica di un mercato tricolore particolarmente “bancocentrico”. Il risultato è stato un Ftse Mib che alla fine dei conti ha chiuso in forte perdita: -2,1%. Un risultato che l’ha resa la peggiore in un’Europa che, a sua volta, non ha dimostrato grande forza. Anzi, al suono della campanella il Dax tedesco ha lasciato sul parterre l’1,14%, il Cac 40 lo 0,73% e il Ftse 100 di Londra lo 0,4%.
Nello stesso momento, dall’altra parte dell’oceano, Wall Street scontava a sua volta un pericolo sullo stesso settore bancario con la scure di Moody’s sulle banche regionali che, in una sorta di effetto domino, trascinava l0intero comparto. Ad ogni modo mentre in Europa si chiudevano i battenti Wall Street vedeva un S&P 500 perdere l’1,10%, il Dow scendere dell’1% e il Nasdaq addirittura l’1,6%.
Come detto, in Italia, al centro della pressione c’è l’annuncio sul prelievo degli extra profitti delle banche, tassa varata ieri sera a sorpresa dal Consiglio dei ministri e che secondo indiscrezioni di stampa potrebbe portare nelle casse dello stato una cifra dai 2 ai 3 miliardi di euro. A subirne le conseguenze, però, sono i singoli istituti e tra questi Bper Banca che risulta essere la peggiore in listino, seguita da Mps. Ma non si salvano nemmeno Banco Bpm, Unicredit e Intesa Sanpaolo l’8,7%. Bene, invece, Recordati e TIM insieme a Hera e A2a.
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