Negli Stati Uniti, è arrivato il taglio del rating da parte di Moody’s su dieci banche di piccole e medie dimensioni, tra cui M&T Bank e Pinnacle Financial
Apertura in calo a Wall Street, a causa dei rinnovati timori sull’economia cinese e sulla tenuta delle banche statunitensi.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 221,96 punti (-0,63%), lo S&P 500 26,22 punti (-0,58%), il Nasdaq è in calo di 110,49 punti (-0,79%). Il petrolio Wti al Nymex perde l’1,32% a 80,86 dollari al barile, proprio a causa dei dati provenienti dalla Cina, che è il maggior importatore di petrolio al mondo.
La debolezza del settore delle esportazioni in Cina indica un peggioramento delle prospettive di crescita per l’economia del Paese e la tendenza dovrebbe continuare fino alla fine del 2023, secondo gli esperti.
Negli Stati Uniti, dopo il taglio del rating statunitense da parte di Fitch, è arrivato il taglio del rating da parte di Moody’s su dieci banche di piccole e medie dimensioni, tra cui M&T Bank e Pinnacle Financial.
L’agenzia di credito ha inoltre messo sotto osservazione anche alcune banche di grandi dimensioni, come Bank of New York Mellon e U.S. Bancorp, che potrebbero presto subire un downgrade.
Sull’azionario, di conseguenza, soffrono i titoli delle banche: U.S. Bancorp e Comerica perdono quasi il 5%, Zions Bancorporation, Citizens Financial Group, PNC Financial Services e Fifth Third Bancorp cedono circa il 4%, JpMorgan Chase l’1,8%, Goldman Sachs l’1,6%.
Prosegue intanto la stagione delle trimestrali: il titolo di Ups cede il 2,2% dopo ricavi al di sotto delle attese e un ritocco in ribasso per l’outlook per l’intero 2023.
Al momento, circa l’86% delle società quotate sullo S&P 500 ha comunicato i conti dell’ultimo trimestre e quasi l’80% ha battuto le stime degli analisti, secondo i dati di FactSet.
Sul Dow Jones, cinque titoli appena sopra la parità e Amgen che, invece, guadagna il 3%.
L’attesa è per i dati sull’inflazione previsti sul finire di questa settimana: giovedì, in programma i dati sui prezzi al consumo di luglio; venerdì, quelli sui prezzi alla produzione.
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