Secondo le prime indiscrezioni, il governo ha a disposizione poco più di 10 miliardi. Per coprire le proposte in programma ne servirebbero una trentina
Caro-carburanti ai primi posti dei dossier da affrontare per il governo Meloni, con le opposizioni in pressing per il taglio delle accise e il ministro Urso che lo esclude. L’appuntamento con primo cdm dopo la pausa estiva è per domani, lunedì.
Si potrebbe anche già discutere di legge di bilancio: dalle prime indiscrezioni sarebbero a disposizione poco meno di 10 miliardi di euro, che andrebbero a malapena a coprire la conferma del taglio del cuneo fiscale, sostenuto da tutte le forze di maggioranza.
Poi ci sarebbe da finanziare l’innalzamento delle pensioni minime a 700 euro voluto da Forza Italia e la ‘Quota 41’ proposta dalla Lega. Oltre a eventuali altre misure di sostegno a famiglie e imprese per calmierare gli effetti dell’inflazione, del caro-energia e dell’impennata dei carburanti: un conto che potrebbe aggirarsi sui 30 miliardi, per reperire i quali le opposizioni temono che possano essere colpite sanità e istruzione.I partiti di maggioranza devono quindi dare la caccia alle coperture per finanziare le loro proposte.
“Dai servizi ai porti basta carrozzoni. Rilanciamo le privatizzazioni, lo Stato ha bisogno di fare cassa”, è la proposta del vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, per il cui partito “resta essenziale il progressivo aumento delle pensioni minime”, annuncia il senatore Maurizio Gasparri. “L’obiettivo della Lega è mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori prendendo un po’ di soldi dalle banche”, spiega invece l’altro vicepremier Matteo Salvini. Che vorrebbe portare a casa anche ‘Quota 41’ per le pensioni, che però “non è una priorità” per il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. “Proseguire con l’abbassamento dei costi delle bollette e stabilizzare il taglio del cuneo fiscale, oltre alla detassazione delle contribuzioni e dei benefit” è infine la ricetta annunciata a LaPresse ancora da Foti di FdI.
Proposte che non convincono le opposizioni, che continuano ad attaccare su Reddito di cittadinanza, sanità e servizi sociali. “Non bisogna combattere i poveri, ma bisogna combattere la povertà”, attacca la segretaria del Pd, Elly Schlein, mentre l’azione del governo equivale a “cancellare la povertà, non volerla vedere”. “Su conti pubblici, Mes e patto di stabilità Meloni esca dal suo stallo pericoloso e chiarisca la sua linea, se ne ha una”, accusa il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova, mentre Angelo Bonelli di Avs osserva che “il governo litiga sulla manovra ma intanto taglia le tutele sociali”.
(foto ANSA)