
Il margine di profitto lordo del settore smartphone ha raggiunto un nuovo picco, grazie alla strategia di premiumizzazione
Trimestre record per Xiaomi. L’azienda di elettronica di consumo ha chiuso il periodo terminato a giugno con un fatturato totale di 67,4 miliardi di RMB, +13,2% rispetto al trimestre precedente. L’utile netto rettificato è salito a 5,1 miliardi di RMB, con una crescita annuale del 147%. Si tratta dell’utile trimestrale più alto dal 2021, mentre nel primo semestre del 2023, l’utile netto rettificato di Xiaomi aveva raggiunto gli 8,4 miliardi di RMB, avvicinandosi al livello ottenuto lo scorso anno.
Il margine di profitto lordo del Gruppo ha raggiunto il livello record del 21,0%, segnando un miglioramento in tutti e tre i segmenti di business, compresi gli smartphone, i prodotti IoT e lifestyle e i servizi internet. Inoltre, si è impegnato anche per ridurre i costi, migliorare l’efficienza e ottimizzare ulteriormente le misure di gestione delle scorte, consolidando ulteriormente lo sviluppo sostenibile e a lungo termine del Gruppo. Nel trimestre, le spese complessive sono state pari a 10,2 miliardi di RMB, in calo del 2,3% rispetto al 2022, mentre le scorte totali sono state pari a 38,5 miliardi di RMB, con un calo del 33,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il livello più basso degli ultimi dieci trimestri. L’importo complessivo delle risorse liquide di Xiaomi ha raggiunto un nuovo record di oltre 113,2 miliardi di RMB.
Per quanto riguarda espressamente il mercato degli smartphone Xiaomi è al terzo posto per unità spedite dietro a Samsung ed Apple con un market share del 13%. Nel secondo trimestre le entrate hanno raggiunto i 36,6 miliardi di RMB, con un aumento del 4,6% rispetto al trimestre precedente. Il margine di profitto lordo del settore smartphone ha raggiunto il 13,3% in questo trimestre, con un aumento di 4,7 punti percentuali su base annua, stabilendo un nuovo record. L’ottimo andamento del brand a livello globale (e ancora meglio in determinate regioni, tra cui l’Europa in cui Xiaomi si posiziona al secondo posto) è il risultato della “premiumizzazione” voluta dal management, ovvero la sempre maggior presenza del marchio nel segmento premium. E le previsioni sono buone anche per il terzo trimestre.
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