
Secondo la maggior parte degli associati, l’economia dell’eurozona sta dando chiari segnali di un brusco rallentamento
L’economia dell’eurozona corre il rischio di cadere in recessione nella seconda metà dell’anno. Ne è convinto il 55% degli operatori Assiom Forex (Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali) che hanno preso parte al sondaggio realizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor.
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Secondo questa maggioranza, infatti, l’economia dell’eurozona sta dando chiari segnali di un brusco rallentamento con l’improvvisa frenata del settore servizi che si aggiunge alla contrazione in atto nella manifattura e alla luce della crescita inferiore alle attese in Cina e della perdurante incertezza del quadro geopolitico.
La crescita dell’eurozona per il secondo trimestre è stata del resto rivista al ribasso allo 0,1% dal precedente 0,3% mentre l’Italia ha peggiorato la propria stima per il pil per lo stesso periodo a -0,4% da -0,3%. Senza dimenticare che la Germania ha registrato una crescita zero fra aprile e giugno e l’ifo prevede ora una contrazione dello 0,4% per l’intero 2023. Per il rimanente 45% degli operatori, d’altro canto, la crescita rimarrà modesta ma grazie alla tenuta del mercato del lavoro e alla riduzione dell’inflazione che dovrebbe facilitare la tenuta dei consumi si rimarrà in territorio di crescita positiva.
(foto IMAGOECONOMICA)