Nell’intera Unione Europea il Pil del secondo trimestre ha registrato una variaizone nulla a livello congiunturale ed è salito dello 0,4% su base tendenziale
Viene rivista al ribasso la crescita economica nell’Eurozona. Il Pil finale del secondo trimestre segna +0,1% rispetto al +0,3% della prima stima e del consensus. Su anno si registra un aumento dello 0,5% contro il +0,6% della stima preliminare e delle attese.
Nell’intera Unione Europea il pil del secondo trimestre ha registrato una variaizone nulla a livello congiunturale ed è salito dello 0,4% su base tendenziale.
E’ dell’Italia la prestazione economica peggiore nel secondo trimestre dell’anno tra le grandi economie dell’Eurozona. Eurostat indica che rispetto al primo trimestre la crescita del pil nazionale è stata negativa, -0,4%. A metà agosto la stima flash indicava -0,3%. Nel primo trimestre il pil era cresciuto dello 0,6%. Rispetto a un anno prima +0,4% (+0,6% la stima di metà agosto) In Germania crescita stabile, 0% dopo -0,1% nel primo trimestre; in Francia +0,5% dopo 0%; in Spagna +0,4% dopo +0,5%. In crescita negativa nel secondo trimestre rispetto al primo, oltre all’Italia sono Estonia (-0,2%), Cipro (-0,4%), Lettonia, Ungheria e Olanda (-03%), Austria -0,7%, Polonia (-2,2%), Svezia (-0,8%).
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