
La firma, sulla quale si è lavorato dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario, è avvenuta a Villa San Martino di Arcore
Secondo quanto si apprende, i figli di Silvio Berlusconi Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi hanno accettato il testamento del padre, ultime volontà con le quali il fondatore del Biscione ha assegnato ai maggiori Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo dell’impero, specie sul lato societario.
La firma, sulla quale si è lavorato dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario, è avvenuta presso la ‘storica’ Villa San Martino di Arcore. Ora il testamento è esecutivo sugli oltre cinque miliardi di valore del patrimonio.
Dopo l’accettazione dell’eredità paterna, Marina e Pier Silvio Berlusconi controlleranno insieme il 52% di Fininvest, mentre il restante 48% circa sarà detenuto dai tre figli di Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi. Nell’accordo tra i cinque fratelli – a quanto si apprende – è prevista una clausola di lock-up, che impedisce loro di modificare per cinque anni le quote detenute nelle holding ereditate dal padre e, di conseguenza, in Fininvest.
L’accordo raggiunto tra i cinque fratelli, infatti, prevede che le quattro holding lasciate in eredità da Silvio Berlusconi (Italiana I, II, III e VIII) vadano per il 29,1% ciascuno a Marina e Pier Silvio (il totale è del 58,2%) e al 14% circa a ognuno degli altri tre (totale 42%). Una suddivisione, che dovrà restare invariata per cinque anni, e che a cascata su Fininvest comporta il controllo indiretto di Marina e Pier Silvio, che deterranno il 26% ciascuno delle quote, il 52% complessivo. I tre figli di Veronica Lario controlleranno complessivamente il 48% della cassaforte di famiglia (il 16% l’uno).
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(foto ANSA)