I visitatori cinesi hanno fatto registrare uno scontrino medio più alto del 2019 e già nel 2022 sono tornati massicciamente a visitare i nostri territori, con una crescita del +58 per cento rispetto all’anno precedente, in virtù degli oltre 320 mila arrivi nelle strutture ricettive italiane
«Il mercato asiatico è altamente strategico per la nostra economia, perché costituito da turisti che hanno una forte capacità di spesa, tanto che quest’anno i visitatori cinesi hanno fatto registrare uno scontrino medio più alto del 2019, e già nel 2022 sono tornati massicciamente a visitare i nostri territori, con una crescita del +58% rispetto all’anno precedente, in virtù degli oltre 320 mila arrivi nelle strutture ricettive italiane». I numeri incoraggianti arrivano dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che in un’intervista al quotidiano La Stampa, ha sottolineato che lo stesso discorso vale per i sudcoreani, che hanno persino superato i livelli pre-pandemici del 2019, con un incremento dei flussi del 22%.
«La missione commerciale che la prossima settimana mi vedrà impegnata in Cina e in Corea del Sud mira proprio a rafforzare i rapporti e le grandi opportunità turistiche tra l’Italia e un mercato cruciale quale quello rappresentato dall’Asia orientale», ha sottolineato la Santanchè.
FOTO: IMAGOECONOMICA
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