
Il mondo entrava in crisi
Il caso Lehman Brothers, quarta maggiore banca d’investimento degli Stati Uniti, esplodeva 15 anni fa quando i vertici dell’istituto finanziario, a sorpresa, chiesero l’ammissione al Chapter 11 del codice fallimentare Usa, dichiarando il default.
Alla base della decisione, la crisi dei mutui subprime, quei prestiti concessi sul mercato immobiliare a chi non offriva adeguate garanzie di solvibilità. Fu la scintilla che creò uno spaventoso effetto domino che coinvolse tutta la finanza mondiale e, di conseguenza, anche l’economia reale. Recessione divenne la parola d’ordine. Una recessione le cui conseguenze, dovute ad un sistematico indebolimento economico, per alcuni analisti sono osservabili ancora oggi.
Come anche le paure di un suo ripetersi. Infatti, pur non avendo contagiato il sistema come avvenne 15 anni fa con Lehman Brothers, sono ancora sotto gli occhi di tutti la crisi di Credit Suisse, il fallimento di Silicon Valley Bank, i problemi di Svb, Signature Bank e First Republic come anche, dall’altra parte del mondo, quelli di Evergrande e del settore immobiliare cinese.
FOTO: SHUTTERSTOCK