Berlino rischia di diventare il malato d’Europa se non cambia
Qualche giorno fa il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, in un’intervista ad Handelsblat sottolineava che «la Germania non è il malato d’Europa. Credo che questa sia una diagnosi sbagliata, che viene colta troppo facilmente da molte persone. Dovremmo essere più sicuri di noi stessi».
Infatti, stando alle sue parole, la rispetto ad altri Paesi, la Germania nel complesso, aveva un’economia il cui stato di salute era migliore di quello di tante altre nazioni europee. «Il modello economico tedesco non è in scadenza. Ma ha bisogno di un aggiornamento».
Di diverso avviso, invece, il numero uno di un’altra istituzione bancaria, Christian Sewing CEO di Deutsche Bank. Stando alle sue dichiarazioni Berlino non è, per ora, il malato d’Europa «ma è anche vero che ci sono debolezze strutturali che frenano la nostra economia e le impediscono di sviluppare il suo grande potenziale».
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