Il fenomeno riguarda giovani, per lo più uomini
Si chiama job hopping ed insieme alla great resignation, ovvero le “grandi dimissioni” è il fenomeno che sta caratterizzando la vita lavorativa soprattutto dei più giovani. La fotografia arriva da uno studio di Randstad per “Il Sole 24 Ore” e sottolinea come la particolarità del job hopping, ovvero del saltare da un lavoro ad un altro, riguardi per lo più coloro che lavorano nel digitale e i giovani, uomini. Le donne sembrano evidenziare più stabilità soprattutto in vista di maggiori difficoltà nel trovare un’occupazione. Nel 2021, su 10 donne che hanno cambiato lavoro, meno di 6 sono rimaste nello stesso settore. Invece su 10 uomini meno di 5 sono rimasti nello stesso settore.
Al job hopping appartiene una fascia di persone che, numeri alla mano, arriva a contare un milione di lavoratori, circa il 6% del totale per lo più millennials ma anche, tra le persone più adulte, i professionisti del digitale. Si tratta di una strategia win win. In altre parole il boom del digitale ha permesso ai giovani delle altissime specializzazioni che le aziende pagano bene, anche in vista di un ritorno sul fronte tecnologico.
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