
La catena di supermercati è in trend su tutti i social e gli opinionisti si contendono il podio del giudizio più pungente e/o profondo
Lo spot Esselunga in onda da lunedì ha raggiunto il suo scopo: tutti ne parlano. Sui social, gli utenti (anche celebri) si sono divisi. La protagonista del cortometraggio è una bambina – Emma – figlia di genitori che solo alla fine si scopre che sono separati. Compera una pesca insieme alla mamma e la regala poi al papà, dicendo però che gliela manda la mamma.
Sui social c’è chi confronta il nuovo spot ai classici del Mulino Bianco, sottolineando che «finalmente viene raffigurata una famiglia reale e non immaginaria» e c’è chi invece si mette dalla parte dei bambini sostenendo che la vicenda di Emma «risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione». Oppure chi ritiene che lo spot dia comunque un’immagine stereotipata delle separazioni (non necessariamente traumatiche).
Dal suo punto di vista Esselunga chiarisce che la storia non riguarda la famiglia e che l’obiettivo è fissato sulle emozioni che si provano quando si fa la spesa. «Con il film ‘La Pesca’ – afferma il gruppo in una nota – si è voluto porre l’accento sull’importanza della spesa, che non viene vista solo come un acquisto, ma descritta come qualcosa che ha un valore più ampio”. Secondo Esselunga “dietro la scelta di ogni prodotto c’è una storia” e il soggetto del film non fa che rappresentare “una delle tante storie di persone che entrano in un supermercato».
La campagna è firmata dall’agenzia creativa di New York Small e il cortometraggio è stato girato a Milano dal regista francese Rudi Rosenberg e prodotto da Indiana Production.
(foto ESSELUNGA)