
Ancora nebulosa la situazione della compagnia telefonica italiana, con Kkr che ha chiesto una proroga prima di chiudere l’acquisto della Netco
Domani, mercoledì, è in programma il consiglio di amministrazione di Tim. Fitta l’agenda, con un aggiornamento sui vari dossier, dopo la pausa estiva, e la richiesta di proroga da parte di Kkr per quanto riguarda l’operazione sulla rete.
In estate, il fondo americano ha siglato un memorandum con il ministero dell’Economia e delle Finanze per la formulazione dell’offerta vincolante con il contestuale ingresso del ministero dell’Economia e delle finanze nel capitale di NetCo. Secondo il Dpcm approvato a fine agosto, il Mef potrà arrivare a detenere una quota compresa tra il 15% e il 20% per un esborso massimo di 2,2 miliardi di euro.
C’è attesa, intanto, per l’incontro tra i rappresentanti di Vivendi, primo socio di Tim con circa il 24%, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. La media company, con una mail, ha infatti chiesto al Mef un incontro sulla partita della rete e Giorgetti ha accettato.
La media company, come riferisce Radiocor, ritiene che ogni possibile decisione sulla rete debba passare in assemblea straordinaria, dove il gruppo francese avrebbe una minoranza di blocco, mentre secondo un parere legale lo scorporo della rete non deve necessariamente andare al vaglio dell’assemblea.
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(Nella foto ANSA l’ad di TIM Pietro Labriola)