A settembre l’inflazione a Tokyo ha superato ancora l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il 16° mese consecutivo
Rallenta l’inflazione a Tokyo a settembre per il terzo mese consecutivo grazie soprattutto al calo dei costi del carburante. In particolare l’indice principale dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato del 2,5% a settembre rispetto all’anno precedente, contro una previsione mediana del mercato di un aumento del 2,6%. Ha rallentato rispetto all’aumento del 2,8% di agosto, ma ha superato l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il 16° mese consecutivo. Quindi le pressioni restano.
«Anche se l’inflazione si sta moderando, lo sta facendo meno rapidamente di quanto previsto dalla Banca del Giappone. Di conseguenza, il Consiglio dovrà rivedere ulteriormente le previsioni di inflazione per l’anno fiscale in corso nella prossima riunione di ottobre», ha affermato Marcel Thieliant, responsabile dell’Asia-Pacifico presso Capital Economics.
L’indice che esclude sia i costi degli alimenti freschi che del carburante, che è attentamente monitorato dalla BOJ come indicatore migliore dell’andamento generale dei prezzi, è invece aumentato del 3,8% a settembre rispetto all’anno precedente dopo un guadagno del 4,0% ad agosto.
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