
Un mix di fattori pesa sul futuro dell’economia italiana
Secondo i dati di Confindustria nella congiuntura flash il PIL italiano, oltre alla debolezza diagnosticata nel secondo trimestre, rimarrà tale anche nel terzo e, con ogni probabilità, nel quarto. Servizi, industria e costruzioni, infatti, presentano numeri in calo.
Il tutto accompagnato da un generale aumento dei costi sugli energetici e delle materie prime. Inoltre il costo del denaro aumenta per una strategia decisa dalla BCE che non sembra decisa a fermarsi e, qualora lo facesse, non ridurrebbe la pressione ancora per diverso tempo. Parallelamente si registra una caduta del credito a tutto discapito della domanda interna con consumi in calo e, cosa ancora peggiore, della domanda estera, anch’essa con volumi bassi.
Tra le note dolenti spicca quella riguardante i consumi, fermi nel secondo trimestre mentre le previsioni, ovvero il sentiment nel terzo risultano negativi.
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