Stournaras ha messo in guardia dal rischio di stagflazione derivante da una guerra prolungata in Medio Oriente
Oggi sono attesi diversi interventi di esponenti della Bce e gli occhi degli investitori sono puntati sui verbali per capire quale sarà la prossima mossa della Banca centrale europea che si riunirà il 26 ottobre. Alzerà ancora i tassi o porrà fine alle restrizioni? I banchieri stanno dando opioni diverse in merito ma tutti sono convinti che le prossime mosse saranno guidate dai dati macro-economici in arrivo.
Intanto ha già parlato il governatore della banca centrale greca e membro della Bce, Yannis Stournaras. Sentito dall’agenzia Reuters ha detto che la Bce non dovrebbe interrompere anticipatamente gli acquisti di obbligazioni perché potrebbe essere necessario calmare il nervosismo dei mercati.
Il governatore ha anche messo in guardia dal rischio di stagflazione derivante da una guerra prolungata in Medio Oriente e si è detto contrario ad aumentare l’ammontare delle riserve che le banche devono detenere. «Non vedo l’utilità di anticipare la fine del programma, soprattutto ora che c’è una nuova incertezza a causa degli eventi in Israele e Palestina – ha detto. – Quindi dobbiamo mantenere la nostra flessibilità e agire se necessario».
Stournaras ha anche minimizzato le preoccupazioni del mercato sulle finanze pubbliche italiane, finché Roma si mantiene in carreggiata. Ieri su questo fronte il FMI ha fornito al governo Meloni la ricetta per abbattere il debito.
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