
Secondo Assoutenti, la crisi israeliana e il blocco del gasdotto Finlandia-Estonia potrebbero costare care alle famiglie italiane. Il gas +40% in una settimana
Assoutenti ha diffuso alcune simulazioni sugli effetti delle quotazioni internazionali dell’energia per le tasche delle famiglie, con il conflitto scoppiato in Israele e lo stop al gasdotto Finlandia-Estonia.
«In una sola settimana il prezzo del gas sui mercati internazionali ha subito un rialzo di circa il 40%, passando dai 38 euro al megawattora di venerdì 6 ottobre agli oltre 53 euro di venerdì 13 ottobre», analizza Assoutenti. «Un aumento che, se traslato direttamente in bolletta attraverso un incremento delle tariffe per la voce “approvvigionamento della materia prima”, equivarrebbe per il gas sul mercato tutelato ad un rincaro da +247 euro annui a famiglia (nell’ipotesi di prezzi costanti) portando così la bolletta del gas dagli attuali 1.327 euro a quota 1.574 euro».
Per la luce un identico incremento dei costi di approvvigionamento della materia prima energia farebbe salire la bolletta media annua dagli attuali 764 euro a 934 euro, con una maggiore spesa pari a +170 euro annui.
Tra luce e gas – calcola Assoutenti – si tratterebbe quindi di una stangata complessiva da +417 euro annui a nucleo. Nel caso invece di un aumento più contenuto dei costi per l’approvvigionamento della materia prima, ipotizzando per tale voce un incremento del +25%, le ripercussioni sulla bolletta del gas del mercato tutelato sarebbero pari a +154 euro annui a famiglia (con una bolletta media di 1.481 euro annui), mentre la maggiore spesa per la luce sarebbe di +107 euro a nucleo (bolletta media da 871 euro), per un totale di +261 euro annui a famiglia.
E il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato che «chiederemo che il price cap venga rinnovato». «Il price cap scade il 15 dicembre, io sarò in Lussemburgo da domani e una delle richieste italiane sarà proprio il rinnovo del price cap, che non è mai stato utilizzato».