
Sorvegliate speciali per gli investitori resta l’inflazione e le future mosse delle banche centrali. L’offerta Kkr non ha convinto i mercati
Le Borse chiudono in territorio positivo. A Milano, l’indice Ftse Mib archivia gli scambi a quota +0,55% (28.391 punti). Anche le altre europee chiudono col segno più: Parigi registra +0,27% e Francoforte +0,33%. Fuori dalla zona Euro, anche Londra è positiva, con la chiusura degli scambi con +0,42%.
Sorvegliate speciali per gli investitori resta l’inflazione e le future mosse delle banche centrali, mentre in settimana si attendono gli interventi di diversi funzionari della Fed (a partire dal presidente Powell, giovedì).
Oltreoceano la settimana è segnata da un avvio promettente delle trimestrali dei colossi Usa ma, allo stesso tempo, dai timori per una maggiore volatilità, tra l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e l’instabilità sul mercato del petrolio. Sul fronte macroeconomico, in calendario domani ci sono le vendite al dettaglio Usa di settembre mentre mercoledì sarà la volta del Pil cinese. In Italia, nel giorno del via libera del governo alla legge di Bilancio, lo spread tra Btp e Bund è torna sotto ai 200 punti (197,53).
Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro sale a 1,0546 (1,0527 in avvio e 1,0499 in chiusura venerdi). L’euro vale anche 157,77 yen (157,47 in avvio). Il prezzo del petrolio, in lieve calo, si aggira intorno ai 90 dollari al barile nel Brent dicembre, quando il Wti novembre è a 87 dollari (-0,70%). In deciso ribasso il gas naturale a circa 48,45 euro al megawattora (-10%).
Sul listino delle criptovalute, si attenua l’entusiasmo della giornata ma l’andamento generale resta sul +2,83%. Bitcoin perde oltre 3 punti (+4,16%), dopo che la Sec ha smentito l’approazione dell’Etf. Positive anche Ethereum (+1,34%) e Binance (+1,59%). Negative Tether e USD Coin (-0,4%)
A Piazza Affari Tim affonda del 6,2%, dopo l’offerta vincolante arrivata dal fondo Kkr per la rete infrastrutturale accompagnata da una offerta non vincolante sulla società dei servizi internazionali Sparkle. In discesa dello 0,69% Stellantis, su cui continua a pesare il rischio di scioperi e il negoziato con i lavoratori degli stabilimenti nordamericani. A sostenere gli scambi sul listino milanese, le banche, con Unicredit (2,59%) e Bper (+2,33%) in prima linea.
(foto IMAGOECONOMICA)