Unc: “ottima notizia, ma no a nuovi device”
Buone notizie arrivano per gli italiani sul fronte delle bollette che si vedranno tagliare il canone Rai da 90 a 70 euro. Lo ha annunciato prima il vicepremier Salvini, in conferenza stampa sulla manovra che oggi ha avuto l’ok lampo del CdM. Poi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha precisato: «un quarto del canone non viene più pagato in bolletta, l’importo scende da 90 a 70 euro, quindi in bolletta passa da 20 a 15 euro, è l’inizio di un’intervento».
Questa modifica si tradurrà in un costo mensile inferiore, passando dai precedenti 7,50 euro a 5,83 euro al mese. Tale riduzione del canone Rai rappresenta soltanto il primo tassello di un più ampio intervento in merito a questa tassa televisiva. Salvini ha chiarito che il governo sta considerando ulteriori modifiche in futuro.
La notizia è stata salutata con favore dall’Unione Nazionale dei Consumatori. «Bene, ottima notizia, purché non venga esteso ai nuovi device, come si era ventilato a luglio. No, insomma, a farlo pagare a chi ha semplicemente uno smartphone. Inoltre andrebbe tolto dalla bolletta della luce e abolito almeno per chi ha redditi bassi – afferma il presidente Massimiliano Dona. – Non si capisce, infatti, perché la soglia di esenzione reddituale per il pagamento, attualmente pari a 8 mila euro annui, peraltro vergognosamente bassa, venga considerata solo per chi ha compiuto 75 anni, come se l’età avesse a che fare con la povertà».
Dal 2017 il pagamento del canone RAI avviene tramite l’addebito in bolletta di 10 rate mensili. Siccome le bollette sono bimestrali, in ognuna il cittadino trova due mensilità da pagare che vanno da gennaio a ottobre. I guadagni della Rai ricollegabili al canone ammontano a 1,7 miliardi di euro, nello specifico 1,761 miliardi di euro.
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