La bozza della manovra ha previsto uno “sconto” di 20 euro sull’intero importo del canone Rai 2024. Ancora per quest’anno, resta in bolletta
La manovra economica del governo Meloni prevede alcuni cambiamenti sul pagamento del canone Rai 2024. Tra le novità più attese c’è la riduzione del costo. Immobiliare.it spiega come e quanto si pagherà.
Si definisce impropriamente “canone Rai”, ma per il bilancio dello Stato è la voce che risponde a canone televisivo, ossia l’imposta a carico dei cittadini sulla detenzione sul territorio italiano di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive.
Il canone ha la sua natura giuridica in un regio decreto del 1938. A proposito della sua legittimità, si è già espressa la Cassazione, riconoscendo che il tributo dipende dalla detenzione di un apparecchio televisivo, indipendentemente dall’interesse del pubblico e dall’effettiva ricezione dei programmi della Rai.
Nel 2016 è stata approvata la legge di stabilità che ha previsto il pagamento del canone ordinario tramite bolletta della luce dell’abitazione principale. Sarà così anche nel 2024?
La bozza della manovra ha previsto uno “sconto” di 20 euro sull’intero importo del canone Rai 2024. Dunque, il pagamento sarà di 70 euro (anziché 90), e si pagherà mensilmente, 5,90 euro al mese, sarà addebitato ancora in bolletta. Forse per l’ultimo anno, stando alle dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti, che così prometteva: «Per quest’anno lo abbiamo mantenuto in bolletta, ma deve uscire».
Restano confermate le esenzioni per: chi ha compiuto 75 anni, con reddito proprio e del coniuge entro 8mila euro, senza conviventi con reddito; i diplomatici e i militari stranieri; i militari e il personale civile della NATO; gli agenti diplomatici; i funzionari e gli impiegati di Consolati e organizzazioni internazionali.
I contribuenti con l’esenzione per età devono aver compiuto il 75esimo anno almeno entro il 31 gennaio dell’anno cui fa riferimento il canone. Chi compie i 75 anni dal 1° febbraio al 31 luglio, otterrà l’agevolazione in bolletta dal secondo semestre del 2024.
Per quanto riguarda la disdetta, non è ancora possibile rinunciare al pagamento di un tributo per detenzione dell’apparecchio televisivo. Inoltre, la disdetta chiedendo il sigillo al televisore non è prevista dalla legge.
È tuttavia possibile presentare la Dichiarazione sostitutiva per non detenzione dell’apparecchio televisivo. Per farlo, bisognerà procedere così: collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate, sezione Fisconline; cercare sul sito la modulistica della “Dichiarazione sostitutiva di non detenzione”; è disponibile un intermediario abilitato online per presentare la dichiarazione in forma telematica; oppure inviarla in forma cartacea con raccomandata, senza busta, al Sat – c.p.22 Torino – con la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Infine, è bene ricordare che il canone si paga anche se utilizziamo il televisore solo per guardare una serie Netflix, contenuti su piattaforme come YouTube collegate all’apparecchio, o rivedere programmi in streaming. È una tassa sulla detenzione dell’apparecchio televisivo, in grado di ricevere e decodificare segnali digitali e satellitari. Quindi si paga anche se non c’è antenna. Per non pagare il canone non si deve detenere un apparecchio televisivo.
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