
Le azioni della Tsingtao Brewery sono scese all’apertura della Borsa di Shanghai, ma sono rimaste stabili nel pomeriggio
Le autorità cinesi hanno avviato un’indagine dopo che è diventato virale un video che mostra un lavoratore che urina in una botte del birrificio Tsingdao.
Secondo il portale di notizie Yicai, il video, che negli ultimi giorni ha ricevuto milioni di visualizzazioni sui social network cinesi e poi in tutto il mondo, ha spinto la polizia a prendere provvedimenti e a ordinare un’indagine, oltre a sigillare il contenitore interessato.
Anche Tsingtao, uno dei principali produttori di birra cinesi, ha aperto un’indagine interna, affermando di prendere la questione “molto seriamente”. L’azienda ha dichiarato che il lotto è stato sigillato e che rafforzerà la supervisione per garantire la qualità dei suoi prodotti.
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Nel filmato, che ha iniziato a essere condiviso sui social nei giorni scorsi, si vede un lavoratore, vestito in uniforme e con un elmetto, salire su un barile del birrificio Tsingtao n. 3 per urinare al suo interno.
I giornali locali riportano che sia la persona che ha filmato il video sia quella che vi appare non sono dipendenti diretti dell’azienda. Secondo Yicai, un ufficio di vigilanza della città di Pingdu, nella provincia orientale di Shandong, dove si trova il birrificio, ha avviato un’indagine sull’incidente.
Le azioni della Tsingtao Brewery sono scese all’apertura della Borsa di Shanghai stamattina, ma sono rimaste stabili nel pomeriggio.
La Tsingtao è la birra cinese più conosciuta e popolare, esportata in più di 90 stati in tutto il mondo, conoscendo particolare diffusione nei paesi dove le comunità cinesi sono più consistenti e radicate. Rappresenta da sola più del 50% delle esportazioni di birra per la Cina.