Emerge dalla prima edizione del Global Tax Evasion Report, pubblicato dall’Osservatorio Fiscale Europeo diretto dall’economista Gabriel Zucman e diffuso da Oxfam
La ricchezza italiana offshore ammonta a 198 miliardi di dollari, oltre 186 miliardi di euro, pari a quasi il 10% del Pil nazionale. Mentre su scala globale la ricchezza finanziaria offshore ha raggiunto nel 2022 i 12.000 miliardi di dollari, un valore corrispondente al 12% del Pil planetario. Emerge dalla prima edizione del Global Tax Evasion Report, pubblicato dall’Osservatorio Fiscale Europeo diretto dall’economista Gabriel Zucman e diffuso da Oxfam.
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Un altro dato che viene sottolineato nel rapporto riguarda gli utili delle multinazionali trasferiti verso i paradisi fiscali societari: nel 2020 hanno raggiunto la cifra “astronomica” di 1.000 miliardi di dollari, si tratta di un ammontare equivalente a circa il 35% di tutti i profitti realizzati dai colossi corporate fuori dalle giurisdizioni delle relative imprese capogruppo. Le pratiche elusive delle multinazionali “deprivano”, su scala globale, gli erari dei Paesi di “risorse equivalenti al 10% del gettito complessivo dell’imposta sul reddito delle società”.
Ed il fenomeno è “particolarmente sentito” nel continente europeo, spiega il rapporto. Per l’Italia l’ammanco erariale è stimato in circa 5,6 miliardi di dollari nel 2020 (poco meno di 5,3 miliardi di euro). Il rapporto “getta luce sull’occultamento della ricchezza offshore e sulle pratiche elusive delle multinazionali – commenta Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia – Fenomeni che interessano in larga misura i membri più facoltosi delle nostre società e i colossi corporate cui la globalizzazione ha offerto ampie opportunità di minimizzare il proprio contributo a favore della collettività”.
Oxfam indica anche un “indebolimento” del disegno della “global minimum tax” per le grandi multinazionali, rispetto al modello inizialmente negoziato. Secondo la Ong questo riduce significativamente – da 270 a 136 miliardi di dollari l’anno – gli introiti attesi, su scala globale, nel primo anno di applicazione dell’imposta.
La global minimum tax avrà tempi lunghi. Ma varrà 200 miliardi
Per l’Italia il gettito atteso (che si manifesterà a partire dal 2025) dalla misura si attesta a poco meno di 500 milioni di euro all’anno a regime, nello scenario prudenziale illustrato nella relazione tecnica al decreto attuativo dell’imposta approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre scorso.
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(foto SHUTTERSTOCK)