
L’obiettivo è raggiungere almeno il 42,5% di energia verde entro il 2030
Permessi più veloci, criteri oggettivi per le aste, un accesso più semplice ai finanziamenti Ue e piena flessibilità sugli aiuti di Stato. Così l’Ue lancia un nuovo piano sull’eolico presentato oggi dalla Commissione europea per centrare il target del 42,5% di energia rinnovabile entro il 2030. «L’obiettivo sulle rinnovabili – si legge in una nota – richiederà un massiccio aumento della capacità eolica installata, con una crescita prevista da 204 gigawatt nel 2022 a oltre 500 GW nel 2030, a un ritmo di circa 37 GW all’anno». Nel 2022 infatti sono stati aggiunti un record di 16 Gigawatt di installazioni di energia eolica, ovvero un aumento del 47 per cento rispetto al 2021. Un dato tuttavia ben al di sotto dei 37 Gigawatt /anno necessari per raggiungere l’obiettivo Ue 2030 per le energie rinnovabili.
Per accelerare gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di energia eolica in Europa, la Commissione faciliterà l’accesso ai finanziamenti dell’Ue, in particolare attraverso il Fondo per l’innovazione, mentre la Banca europea per gli investimenti metterà a disposizione garanzie di riduzione del rischio.
Inoltre, per garantire che il settore eolico possa operare in condizioni di parità, la Commissione monitorerà da vicino le possibili pratiche commerciali sleali a vantaggio dei produttori eolici stranieri e continuerà a utilizzare accordi commerciali per facilitare l’accesso ai mercati esteri.
La Commissione faciliterà inoltre il lancio di accademie europee di competenze per l’industria net-zero, tra cui una dedicata al settore eolico, che svilupperanno contenuti e materiali didattici e mireranno a formare 100 mila studenti entro tre anni dalla loro istituzione.
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