
Worldline si aspetta ora una crescita organica dei ricavi tra il 6% e il 7%, contro la precedente previsione di un rialzo tra l’8% e il 10%
Il gruppo francese dei pagamenti elettronici Worldline ha abbassato le previsioni per il 2023 perchè la congiuntura mondiale ha iniziato a deteriorarsi, in particolare in Germania. Il gruppo, che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi per 1.182 milioni, in crescita del 4,8% a livello organico si aspetta ora una crescita organica dei ricavi tra il 6% e il 7%, contro la precedente previsione di un rialzo tra l’8% e il 10%. «Alcune delle nostre geografie core, in particolare il mercato tedesco, hanno mostrato un rallentamento macroeconomico con i consumatori che hanno iniziato ad allocare una quota maggiore della loro spesa verso beni non discrezionali, come cibo, affitto, bollette, a scapito delle spese discrezionali, impattando la nostra crescita e redditività», si legge in una nota.
Il gruppo ha annunciato un piano di riduzione dei costi da 200 milioni di euro entro il 2025 ed ha anche abbassato i target sui margini e di cassa.
In Borsa sbanda tutto il settore dei pagamenti, che già da tempo vive un periodo travagliato a causa degli alti tassi di interesse che pesano sul debito e del rallentamento dell’economia che frena i pagamenti elettronici. Nexi crolla del 20% a 5 euro, toccando un nuovo minimo storico e bruciando i rialzi messi a segni nelle ultime sedute in scia ai rumor di un interesse di alcuni fondi. L’olandese Ayden cede l’11% ad Amsterdam mentre a Londra, Cab Payments, crollata ieri del 74% dopo un profit warning, cede un altro 10%. Worldline sprofonda alla Borsa di Parigi (-55,6% a 10,4 euro). Il tonfo costa più di tre miliardi di euro di capitalizzazione.
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