La banca centrale ha affermato che rafforzerà la stretta monetaria in “modo tempestivo e graduale” fino a quando le prospettive di inflazione non miglioreranno
La Banca centrale turca ha aumentato il tasso di interesse di riferimento dal 30% al 35%, in linea con le previsioni degli economisti. L’obiettivo è tenere sotto controllo l’inflazione, ancora troppo alta. L’istituto centrale ha affermato che gli aumenti dei prezzi sono stati più forti del previsto nel terzo trimestre e che la stretta monetaria è necessaria per ancorare le aspettative di inflazione e “controllare il deterioramento del comportamento dei prezzi”.
La svolta è iniziata a giugno, quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha nominato l’ex banchiere di Wall Street Hafize Gaye Erkan nuovo governatore della banca centrale. Da allora il tasso di interesse di riferimento è stato aumentato dall’8,5%.
La Banca preannuncia che se occorre ci saranno altri rialzi dei tassi. «La stretta monetaria sarà ulteriormente rafforzata nella misura necessaria in modo tempestivo e graduale fino a quando non verrà raggiunto un significativo miglioramento delle prospettive di inflazione», si legge in una nota.
Negli ultimi anni l’economia della Turchia è stata colpita su diversi fronti. Secondo le previsioni della banca centrale, l’inflazione raggiungerà poco più del 60% entro la fine del 2023, mentre la lira turca è crollata, rendendo le importazioni più costose.
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