Fonti Ue: “difficile riforma del Patto all’Ecofin del 9 novembre”. Lagarde: “troppo presto per cantare vittoria sull’inflazione”
Il tema della mancata ratifica del trattato sul Meccanismo europeo di stabilità da parte dell’Italia non è approdato oggi nella sala dell’Eurosummit, in corso a Bruxelles. Il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha citato il tema Mes indicando che “il lavoro continua” ma non c’è stata discussione su questo e, come gli altri leader, la premier Giorgia Meloni su questo argomento non è intervenuta. Ciò significa che la pressione sull’Italia affinchè ratifichi il trattato non è stata esplicitata nel corso formale della riunione, cosa che avrebbe potuto avere effetti politici non desiderati da parte di tutti.
«La ratifica del Trattato del Mes – ha detto Donohoe – istituirà un sostegno pubblico comune al Fondo di risoluzione unico per le crisi bancarie, che è un nostro accordo di lunga data ed è nel nostro interesse, per tutti, sia per l’insieme dell’Eurozona che per i singoli Stati membri, compresa l’Italia. La ratifica di questo trattato rappresenta un ulteriore passo avanti verso un’Unione bancaria più resiliente e un’Unione economica e monetaria più completa e più approfondita. Dopo la ratifica del Trattato potremo anche riflettere collettivamente sul ruolo e sugli strumenti futuri del Mes».
L’Italia è l’unico Paese dell’area euro a non aver ancora dato il via libera al nuovo Mes. Dopo la sospensiva, voluta dalla maggioranza, che è stata votata lo scorso luglio, la discussione slitta a novembre, precisamente dal 20 al 24 novembre alla Camera.
Anche la presidente Meloni ha confermato in un punto stampa che il Mes non è stato oggetto di discussione. «Il Mes io credo che sia secondario rispetto alla prima trattativa che è quella sul Patto di stabilità. Noi dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza e io abbiamo già espresso: non si può affrontare il tema di uno strumento se non si conosce la sua cornice. Il problema del Mes è che è uno strumento che richiama ai vecchi vincoli del Patto stabilità e stiamo facendo una trattativa sul nuovo Patto. Se approvassimo un trattato che riporta ai vecchi vincoli non faremmo una cosa utile per una trattativa che stiamo conducendo».
Secondo quanto si apprende da fonti Ue è difficile che una proposta sulla riforma del Patto di stabilità arrivi già all’Ecofin del 9 novembre, come indicato dalla presidenza spagnola al termine della riunione a Lussemburgo. «Nulla è impossibile, ma la tempistica sarebbe ambiziosa», ha detto una persona a conoscenza della trattativa, mentre un’altra ha parlatondi tempistica non realistica. Dal canto sui la Meloni ha parlato di fine anno, quindi un lasso di tempo maggiore per chiudere la trattativa.
All’Eursummit si è espressa anche la presidente della Bce Lagarde, all’indomani della decisione di lasciare i tassi invariati. «I tassi di interesse continueranno a essere fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a garantire un tempestivo ritorno al nostro tasso di inflazione target del 2%. L’inflazione segue una tendenza al ribasso, ma è troppo presto per dichiarare vittoria», ha rimarcato.
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