I prezzi di zucchero e cacao ai massimi rispettivamente da 12 e 44 anni
Halloween in arrivo. La più anglosassone delle feste ha creato da noi molte perplessità ma anche negli USA non sembra passarsela molto bene. Infatti per il secondo anno consecutivo, i consumatori statunitensi vedono un’inflazione a due cifre nel reparto dei dolciumi. Secondo un’indagine Datasembly, prezzi di caramelle e gomme da masticare sono aumentati in media del 13% questo mese rispetto allo scorso ottobre, più del doppio degli altri generi alimentari il cui rialzo si aggira intorno al 6%.
Un aumento che sta frenando gli acquisti e che trova spiegazione non solo nell’inflazione come noi la conosciamo ma anche nell’aumento delle materie prime. Il primo fra tutti è lo zucchero i cui prezzi sono ai massimi, a livello globale, da 12 anni a questa parte. L’India, che recentemente ha bloccato le esportazioni di riso, ha vietato anche quelle dello zucchero dopo una serie di piogge monsoniche che hanno rovinato gran parte del raccolto di quest’anno. Un problema rilevante se si pensa che l’India è il secondo produttore al mondo di zucchero dopo il Brasile.
C’è poi il cacao i cui prezzi sono ai massimi da 44 anni. Infatti le forti piogge in Africa occidentale hanno causato una produzione limitata nell’ultima stagione ed ora, le condizioni climatiche dovute al fenomeno de El Nino stanno rendendo la regione più secca. Secondo quanto reso noto da Gro Intelligence, una società di analisi agricola, in Costa D’Avorio, dove si produce circa il 40% del cacao mondiale, si sta registrando la peggiore siccità dal 2003.
A questo si aggiungano anche gli aumenti dei costi per le spedizioni e l’imballaggio.
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