
L’azienda con sede a Santa Clara, in California, ha concluso la consegna dei suoi chip avanzati di intelligenza artificiale in Cina per quest’anno e sta correndo contro il tempo per l’anno prossimo. Ma forse è inutile
Nvidia potrebbe dover cancellare ordini per 5 miliardi di dollari per i nuovi controlli sulle esportazioni alla Cina di chip avanzati.
L’azienda con sede a Santa Clara, in California, ha concluso la consegna dei suoi chip avanzati di intelligenza artificiale in Cina per quest’anno e secondo il Wall Street Journal sta spingendo per consegnare in anticipo alcuni ordini per il 2024, prima che le restrizioni all’importazioni entrino in vigore.
Tuttavia secondo il Journal, già la scorsa settimana il governo statunitense ha comunicato a Nvidia che nel suo caso i divieti sono entrati in vigore immediatamente.
Le più grandi società cinesi di intelligenza artificiale e cloud computing, tra cui Alibaba Group, ByteDance, proprietario di TikTok, e Baidu hanno effettuato grandi ordini con consegna l’anno prossimo, ma la normativa Usa congela le richieste.
Le nuove limitazioni del Dipartimento del commercio americano impongono nuove regole per la rendicontazione delle vendite di chip avanzati, nuovi controlli sulle vendite di attrezzature per la produzione di microchip e software di progettazione, e norme per impedire alle aziende cinesi di ottenere chip attraverso filiali estere.
«L’amministrazione Biden ha intensificato i controlli sulle esportazioni dello scorso anno – afferma Gregory Allen, direttore del Wadhwani center for AI and advanced technologies presso il Center for strategic and international studies e sostenitore delle restrizioni –. Si è attivata per bloccare le principali scappatoie e ha chiaramente segnalato l’intenzione di bloccare anche quelle che verranno scoperte in futuro».
Le norme del 2022 hanno impedito alle aziende americane di vendere alla Cina i chip per l’addestramento all’AI in grado di condividere dati alla massima velocità, una caratteristica necessaria per costruire i più potenti cluster di computer.
A causa delle restrizioni, Nvidia non ha potuto vendere alle aziende cinesi i suoi H100 e A100, i più potenti chip per l’addestramento dell’AI a livello globale. Nel giro di poco però Nvidia ha sviluppato dei prodotti alternativi, gli H800 e gli A800, che aggiravano i controlli statunitensi comunicando con altri microchip all’interno di un cluster a 400 gigabyte al secondo invece che a 600, al di sotto della soglia stabilita dalle norme iniziali.
(foto IMAGOECONOMICA)